Un tempo c’eran spazi aperti e liberi
Dove poter svagarsi senza ostacoli
Dei punti di ritrovo dove scambiarsi idee
Che aprivano i pensieri per meglio vivere
Si era tutti uniti nella solidarietà
Ballando al chiar di luna nei parchi di città
Ma un giorno ci hanno detto: “vietato accedere”
Puntando telecamere, sor-ve-glian-do te!
È stato facile
Imporre limiti
Crear barriere per non essere noi stessi
Mettere ostacoli
Spezzare le unità
Lasciarci singole
Pedine da gestir/giocar meglior
E l’individualismo il marcio della società
Pensar solo a se stessi questo non aiuterà
Violenti videogiochi che ti incitano a ammazzar
Privati spazi chiusi e dover sempre pagar
L’abuso di sostanza ti da un’altra visual
È un sedativo subdolo che ti incatenerà
È un’altra loro arma per lasciarti credere
Di andar controcorrente ma sei im-mo-bi-leee!
Può esser facile saltare limiti e barriere
Di chi ci voleva quieti
Passano gli anni ma forse non dimenticherai
Quel forte brivido che ti scorreva dentro!
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